15 0802 - P AEM

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150802 | RIPRISTINO TIPOLOGICO I.C. ED5, I LAGHI

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Categoria: Residenziale
Luogo: Verucchio (RN)
Anno: 2015 - in corso
Progetto: P AEM

Incarico: Integrated Design (BIM 3-5D), Project & Construction Management
Cliente: Privato
Team: P AEM, Atelier Projet, Geologia Battistini

Impresa Affidataria: Indaco Group Srl
SOSTENIBILITA'
USO DI MATERIALI ECO-COMPATIBILI
Per quanto riguarda l’uso dei materiali strutturali (e non) ci si è orientati su materiali eco-compatibili; sistemi e materiali, questi, atti a elevare le prestazioni tecniche e la sostenibilità del sistema edificio. Non si può infatti non citare la famosa frase del solito RP, secondo cui “…usare il legno, che non è solo bello, sicuro, antisismico e profumato: è innanzitutto energia rinnovabile…”, da cui quindi la scelta della tecnologia lignea con sistema del tipo a telaio è stata quasi scontata perché consente non solo di ottenere le qualità enunciate dal maestro, ma anche di utilizzare pareti con un elevato grado di isolamento termico e quindi aumentare al massimo le prestazioni termiche dell’involucro edilizio. I materiali utilizzati nelle tamponature e nelle finiture saranno quindi di tipo naturale e/o di tipo riciclato a basso impatto ambientale, con posa a secco.
PRESTAZIONI ENERGETICHE DELL’EDIFICIO
Dal punto di vista energetico, il progetto si pone come obiettivo quello di conciliare le esigenze di risparmio energetico con quelle di un elevato livello di comfort degli utilizzatori, sfruttando appieno le risorse naturali e rinnovabili mediante un’attenta sintesi tra le condizioni ambientali (esposizione e morfologia), la selezione dei materiali, la scelta dei sistemi impiantistici e la valutazione delle soluzioni strutturali, illuminotecniche ed ergonomiche. Unico compromesso “obbligato” e consapevole che non ha aiutato nella massimizzazione delle prestazioni energetiche dell’edificio è stata l’apertura di alcune bucature importanti verso nord-est in quanto su quel fronte si gode di una vista impareggiabile del mare che si perde all’orizzonte.
EDIFICIO NZEB
Dal punto di vista energetico, la strategia progettuale adottata ricalca l’approccio PassivHaus, per cui ci si è concentrati prima di tutto sulle prestazioni e sull’ottimizzazione del solo sistema edificio e solo poi si è passati alla compensazione delle lacune energetiche con l’impiantistica (e non si è ragionato quindi da subito il sistema edificio-impianto come nella nostra tradizione). Per rendere meglio il senso e l'obiettivo di questo approccio si può ad esempio segnalare che il confronto tra i valori di trasmittanza termica ipotizzati e quelli da normativa evidenziano da subito che l’involucro di progetto vanta prestazioni notevolmente migliori rispetto ai valori standard (numericamente parlando, si parla di dispersioni dimezzate rispetto ai minimi di normativa) e giustifica il titolo di nZEB (Nearly Zero Energy Building) di progetto, un edificio quindi a rendimento energetico elevato, il cui fabbisogno energetico (seppur minimo) viene coperto in larga parte da fonti rinnovabili. Oltre alle prestazioni performanti dell’involucro, il risparmio energetico sopra enunciato si è ottenuto attraverso lo studio di una buona esposizione e orientamento, nella disposizione dei locali all’interno dell’edificio ed una attenta valutazione delle aperture vetrate che per la maggior parte dei casi sono in grado di garantire apporti termici gratuiti nel periodo invernale grazie all’irraggiamento solare; il sistema di frangisole in parti mobili e in parte fisse, di contro, con le lamelle orientate coerentemente allo studio del percorso solare nei vari periodi dell’anno, permetterà di limitare il passaggio diretto dei raggi solari nei mesi estivi evitando indesiderati apporti di calore sia sulle facciate che ovviamente all’interno dell’edificio.


IL CONTESTO / LO SDF
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